modi di dire, proverbi e locuzioni


in nero

Oggi questa locuzione è legata principalmente al lavoro: il lavoro nero o lavorare in nero. L’espressione è di origine tedesca e risale ai tempi della prima guerra mondiale, quindi ha poco più di un secolo. Nasce dall’abbattimento clandestino di un considerevole numero di maiali avvenuto senza i necessari documenti, in modo illegale, un fatto che fece scalpore all’epoca, ma che venne poi insabbiato. Da allora in Germania il nero è stato abbinato ad altri concetti analoghi legati a qualcosa di occulto o di illegale come viaggiare in treno senza biglietto o ascoltare la radio senza aver pagato il canone. Del resto il nero è il colore delle tenebre, e le tenebre sono la condizione ideale per agire di nascosto, infatti si dice anche “agire nell’ombra”. Da noi questa espressione si è diffusa durante la seconda guerra mondiale, quando esisteva il mercato nero o la borsa nera, che riguardava il cibo che veniva acquistato da contadini che continuavano a produrre ortaggi o a allevare polli e conigli e li vendevano a peso d’oro. Un mercato illegale, perché i prodotti alimentari si potevano acquistare solo tramite la tessera personale nei pochi negozi che erano aperti e non si trattava di cibo di gran qualità. Oggi, come già accennato, si parla molto di lavoro nero, pagato male e senza il versamento dei contributi per sfruttare la mano d’opera clandestina, oppure come contraltare, di prestazioni professionali non fatturate e quindi esentasse. Esistono anche i fondi neri, cioè denaro, spesso pubblico, che serve a corrompere politici o imprenditori.

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