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Gorni Kramer

 

Il suo nome all’anagrafe era Francesco Kramer Gorni. Il padre, appassionato di ciclismo su pista, fervido ammiratore del pistard americano Frank Kramer, impose al figlio quel nome di battesimo, che in realtà era un cognome.

E cognome rimase, quando Francesco lo scelse come nome d’arte. Gorni Kramer suonava bene, soprattutto addosso a un grande appassionato di Jazz quale era, sapeva di America, ma all’epoca il regime fascista bandiva tutto quello che arrivava dall’estero, in particolare dagli Stati Uniti, e così il maestro Kramer, diplomatosi al conservatorio in contrabbasso e virtuoso fisarmonicista, fu tenuto a distanza dall’E.I.A.R. anche se le canzoni che componeva erano di grande successo come Crapa Pelada e Pippo non lo sa.

Dopo la fine della guerra, inizia un fortunato sodalizio con gli autori Garinei e Giovannini e scrive le musiche per riviste e commedie musicali di grande successo, tra le quali Attanasio cavallo vanesio, Un paio d’ali, Alvaro piuttosto corsaro, Buonanotte Bettina e Un mandarino per Teo. In queste commedie musicali ci sono canzoni che hanno fatto epoca come Un bacio a mezzanotte, Un po’ di cielo, Non so dir ti voglio bene, Simpatica, Merci beaucoup, Soldi soldi soldi, Domenica è sempre domenica, che diventerà qualche anno dopo la sigla della trasmissione televisiva Il Musichiere, presentata da Mario Riva.

Le canzoni che scrive sono orecchiabili, ma anche preziose dal punto di vista melodico e armonico e di canzoni Gorni Kramer ne scrive più di mille, per i cantanti più famosi, ma soprattutto per il celebre Quartetto Cetra.

Con la nascita della televisione, Gorni Kramer diventa anche un personaggio molto popolare per la sua partecipazione a trasmissioni musicali di successo. Dal piccolo schermo arriva al cuore del pubblico tutta la sua simpatia, ma anche quel talento che ha fatto di lui uno dei compositori italiani più prolifici del novecento.

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