tradurre un film


citazioni della lingua italiana

Capita spesso di ritrovare luoghi comuni sull’Italia e sugli italiani nei film stranieri. In passato, mi riferisco agli anni ’50, era abbastanza abituale trovare a Roma delle troupes americane, una delle produzioni più celebri è stata “Roman Holiday (Vacanze romane)” di  William Wyler del 1953 con Gregory Peck e Audrey Hepburn.

Quando troviamo nella colonna originale di un film dei modi di dire in lingua italiana come “Mamma mia” “Spaghetti all’Amatriciana” “Paparazzi” li manteniamo in quanto attinenti alla traduzione anche se perdono il valore della citazione di origine.

Quando invece i personaggi recitano battute brevi in lingua italiana, e la situazione lo richiede, si ricorre a trasformarle in lingue diverse. In “Let’s Make Love” (Facciamo l’Amore) di Gorge Cukor, 1960, il protagonista Jean-Marc Clement (Yves Montand) milionario, innamorato della soubrette Amanda Dell (Marilyn Monroe) detta a una segretaria una lettera in un italiano un po’ improbabile:

Claiment                

To dottore Gino Martinelli, Milano. / Mio caro amico, sua proposizione riguardo automobili, mi sembra molto ragionevole. / (dsp) Ciò nondimeno io confermerò mio sentimento sulla questione   in seguito, / (ic-fc-ic) però spero che lei troverà qualche cosa abbastanza importante. / (ic-fc) I miei migliori complimenti a lei e a sua moglie… senza dimenticare la sua carina figlia Caterina. / (fc-ic) Vostro devotissimo Jaen-Marc Clement.”

Poiché nel meccanismo della traduzione la lingua originale del film, l’americano, diventa l’italiano, la nostra lingua non può più essere considerata straniera, quindi per rimanere coerenti con la sceneggiatura, viene sostituita dallo spagnolo, lingua che, per certe caratteristiche, è più vicina alla nostra. (vedi film) (la voce di Yves Montand è di Giuseppe Rinaldi).

Come vedete non esistono regole fisse, se non quella di mantenere il più possibile invariati i rapporti tra i personaggi e le situazioni, e per riuscirci è necessario prendere delle decisioni di volta in volta, a seconda dei casi. In fondo cambiare l’italiano con lo spagnolo per una battuta di pochi secondi non è poi così grave, se è l’unico modo per rimettere le cose a posto.

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