tradurre un film


Il brusio

Il brusio è un elemento che sta a metà tra la colonna del doppiaggio e quella degli effetti sonori. E’ il vociare più o meno fitto e concitato di un gruppo di persone: l’interno di un ristorante, il pubblico in uno stadio o in un teatro, i giurati in un’aula di tribunale, i dimostranti in una manifestazione, gli invitati a un ricevimento.

Vi faccio vedere alcuni esempi di brusio tratti da “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” di Pedro Almodòvar del 1988 (vedi film) e da “Momenti di gloria” di Hugh Hudson del 1981. La presa diretta, cioè il brusio originale (vedi film) e il brusio dell'edizione italiana realizzata dalla S.A.S. di Roma. (vedi film)

In passato la tendenza era quella di doppiare tutti i brusii o comunque integrare quelli esistenti nella colonna internazionale per una questione estetica, per non fare sentire parole straniere evidenti qua e là. I turni di brusio, come quelli dei doppioni, sono le prime occasioni di lavoro per i giovani doppiatori.

Se le parole nel brusio non hanno un’importanza ai fini della comprensibilità della scena o della trama del film, e quindi non racchiudono degli elementi che è meglio tradurre, oggi si tende a lasciare l’originale, a considerare cioè il brusio un “rumore” facente parte della colonna internazionale.

Se vediamo un film in lingua tedesca e la scena si svolge in un locale pubblico o in strada e sentiamo parlare in tedesco, anche se i personaggi sono doppiati in italiano, non credo ci possa dare fastidio, fa parte del rapporto convenzionale tra il pubblico e la rappresentazione.

Questa scelta è frutto di una certa evoluzione del doppiaggio dovuta ai modi che cambiano o all’esigenza di contenere i costi, che il grande pubblico difficilmente coglie. Quindi si rifanno i brusii in italiano solo quando i personaggi esprimono concetti utili al racconto. L’adattatore dovrà scrivere alcune battute per dare degli spunti ai doppiatori che consentano loro di coprire tutta la durata del brusio andando a braccio e improvvisando.  

anello 11
DON                          (fc) E ovunque il pubblico ci attribuiva grandi ovazioni.
UOMO 2                     (fc) Disgraziati!
UOMO 3                     Buttateli fuori!
UOMO 4                     Fate schifo!
UOMO 5                     Andate a lavorare! In campagna hanno bisogno di braccia
DONNA 1                   Andatevene! Buh!... Vergognatevi!

(tratto da "Cantando sotto la  pioggia")

Oggi coesistono due stili nel doppiaggio: quello cinematografico o dei telefilm più moderni e innovativi, più all’avanguardia nelle scelte e nell’impostazione, e quello televisivo, tipico delle soap opera o di originali televisivi, più tradizionale, ancora un po’ legato al passato.

Entrambi funzionano. In molte telenovelas i brusii devono essere rifatti, perché queste produzioni, sovente, arrivano senza la colonna internazionale. Questo incide sui costi e sull’entità del lavoro in quanto si devono rifare e sincronizzare tutti i rumori: i passi, le porte che si aprono o si chiudono, i colpi di pistola, il traffico urbano ecc. In linea di massima, la decisione su come trattare i brusii viene presa da chi detiene i diritti dell’opera per il mercato italiano.

Alcuni network richiedono che i brusii vengano rifatti soltanto in parte a integrazione di quelli già esistenti con la registrazione di un primo livello di brusio al fine di coprire le battute più evidenti, di quelle comparse che si trovano più vicine alla telecamera.

In questo caso l’adattatore dovrà fare gli straordinari, perché dovrà inventarsi delle battute da far dire ai vari personaggi, senza avere una traccia sonora e dovrà specificare chi parla e quando, segnando come punto di riferimento il time code dell’attacco di ogni battuta. 

Uomo                           (19:43) (fc) IL COMPRATORE E’ DISPOSTO AD ASPETTARE
Uomo baffi                   (19:45) (ic) L'UNICA CONDIZIONE E' CHE VENGA CANCELLATA L'IPOTECA
Cameriera                    (19:49) BUON GIORNO SIGNORI. PREGO / LA CARTA, SIGNORE
Uomo                            (19:50) OH, GRAZIE. / PRENDIAMO UN TE’? CHE NE DICI?
Uomo baffi                   (19:51) (coperto) MOLTO GENTILE / (20:24) (fc) ALLORA VADA PER IL TE’
Uomo                            (20:26) SENTA!
Uomo baffi                    (20:35) (fc) DIREI DI TELEFONARE
Uomo                            (20:36) SI’ / SONO D’ACCORDO CON TE / E’ LA COSA PIU’ GIUSTA / BENE
Uomo baffi                    (20:47) (fc-ic) UNA VOLTA SIAMO STATI SUOI OSPITI, CI HA INVITATI A PESCARE

E’ bizzarro anche segnalare questi personaggi, che non hanno precisa identità, costoro assumeranno nomi generici come: donna bionda, uomo giacca scura, cameriere bruno ecc. Nel doppiaggio cinematografico queste parti non vengono quasi mai integrate, a meno che la colonna internazionale, (musica e effetti) che arriva dalla casa madre, non presenti delle mancanze evidenti.

Una situazione tipica è una scena in un locale affollato in cui i protagonisti stanno parlando in campo lungo. In una analisi naturalistica le loro voci non si sentirebbero, coperte dal brusio e dai personaggi che parlano vicini all’obiettivo della macchina da presa.

Il regista, invece, ribalta questa visione reale per esigenze di narrazione, così le voci dei protagonisti in campo lungo si sentono in primo piano e il brusio in sottofondo, un piano convenzionale insomma. Il doppiaggio non deve fare altro che seguire la colonna originale per conservare intatte le scelte dell’autore del film. 

 

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