albori


I Telefilm

 

Per fronteggiare il calo di pubblico nelle sale cinematografiche, le grandi case di produzione hanno creato dei prodotti specifici per la televisione: i telefilm. Questi non si possono tuttavia definire prodotti televisivi, perché venivano girati in pellicola (di solito in 16 mm.) e quindi non con le telecamere, che sono il vero supporto della produzione televisiva.

I telefilm nascono con l’intento di intrattenere il pubblico con racconti più brevi rispetto al cinema, della durata di 25 o 50 minuti.

Si tratta di prodotti da realizzare con norme industriali rigorose, con una tecnica semplice che consenta operazioni di montaggio rapide. L’ economicità crea l’esigenza di costruire delle serie, cioè un numero elevato di episodi, con alcuni personaggi fissi e ambienti che si possono utilizzare per tutta la produzione. Si era notato che il telespettatore gradiva una narrazione più breve e meno impegnativa del classici film. In secondo luogo questi tagli davano la possibilità di inserire degli spazi pubblicitari.

Al culmine dell’azione una dissolvenza a chiudere introduceva spazi pubblicitari, subito dopo una dissolvenza ad aprire ci riportava nel bel mezzo della tensione, riprendendo la scena non da dove era stata lasciata, ma un po’ prima per rendere meno brusco lo stacco e per farci ricordare dove eravamo rimasti. In Italia le cose non andavano così, perché gli spazi pubblicitari della Rai erano inseriti in “appositi contenitori” Carosello è stato il più famoso di tutti, anche perché è stato il primo e per alcuni anni l'unico, ma ce n’erano altri come Tic-Tac, Arcobaleno, Gong.

Il linguaggio della narrazione e della regia era più semplice e adatto al piccolo schermo. I campi lunghi venivano usati sono come punto di riferimento narrativo e non per inserire particolari utili alla comprensibilità dell’azione, perché proprio per le dimensioni ridotte dello schermo, sarebbero stati poco visibili. Le inquadrature più ravvicinate, il numero di comparse ridotto. Tenete conto che nei primi anni della televisione gli schermi erano costituiti da tubi catodici piccoli e profondi, la tecnologia di allora non permetteva di realizzare schermi come quelli di oggi.

A metà degli anni ’70 la massima grandezza dello schermo era 26 pollici. Così la struttura narrativa dei telefilm, che, come abbiamo visto nasceva adattandosi a certe esigenze, è diventata negli anni uno stile narrativo ben preciso, che ha addirittura, in certi casi, condizionato la narrazione nel cinema. Quando cercate un programma e passate da un canale all’altro con il telecomando se vi imbattete in una fiction, dopo pochi secondi capite se si tratta di un film o di un telefilm anche se non siete degli addetti ai lavori, perché la struttura narrativa del telefilm è più scarna e sbrigativa, o lo capite dal genere delle inquadrature, dall’atmosfera delle immagini.

 

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