Linguaggio gergale e modi di dire nel doppiaggio


Adattamento
Con questo termine si indicano due procedure ben distinte. Il lavoro di trasformazione di un’opera letteraria, teatrale o musicale in soggetto cinematografico, come nel caso della tragedia di Shakespeare Romeo and Juliet nel musical americano West Side Story di Robert Wise, musiche di Leonard Bernstein, e la stesura del copione per il doppiaggio nel quale sono composte frasi della stessa lunghezza in fotogrammi di quelle in lingua originale e sono segnalate al doppiatore delle indicazioni che riguardano le inquadrature e la posizione del suo personaggio rispetto alla cinepresa.

Anello (vedi esempio a fondo pagina)
E’ la tessera di quel grande mosaico che è la registrazione di tutte le parti recitate di un film. L’assistente al doppiaggio, nella fase di preparazione, divide (taglia) l’intero film in piccoli pezzi della durata di 15, 20, 25 secondi per dare modo ai doppiatori, quando andranno il sala, di apprendere e ricordare più facilmente ciò che devono fare. Agli anelli viene assegnato un numero progressivo dal primo all’ultimo. Dal piano generale (cartaceo) che si verrà a formare, si ricaveranno i turni, cioè l’ottimizzazione degli interventi dei vari doppiatori in sala di registrazione.

Per mantenere i costi del doppiaggio nei limiti del preventivo, occorre convocare i doppiatori nel minor numero possibile di turni, assegnando loro il maggior numero di righe da doppiare. Tornando all’aspetto pratico, se per assurdo dovessimo registrare anelli di due minuti, la procedura sarebbe più complicata e meno precisa, perché alla fine dell’anello il doppiatore, che non ha mai visto il film, difficilmente ricorderebbe tutto ciò che avviene in un tempo così lungo: la lunghezza delle battute, i fiati, le reazioni, la durata delle pause ecc.

Meglio registrare anelli brevi, si ricordano più facilmente e permettono una maggiore concentrazione sui particolari, arrivando alla registrazione considerata buona più velocemente. Si chiamano anelli, perché quando si lavora con la pellicola e il magnetico, e in passato era l’unico sistema, viene giuntata alle singole sequenze la coda di partenza (vedi esempio a fondo pagina) cioè quel pezzo di pellicola della durata di cinque secondi, che reca il conteggio alla rovescia (5, 4. 3, 2, 1) e che precede il primo fotogramma da registrare.

Sono autentici cerchi, cioè anelli, di pellicola. In questo modo, una volta inseriti nel proiettore, la visione diventa ciclica e infinita e il doppiatore può guardare e apprendere più facilmente quanto avviene sullo schermo, senza interruzioni.

A Sinc
In perfetto sincronismo.

Attacco
L’inizio della battuta

Attacco “a fotografico”
E’ un modo di dire che il Direttore del Doppiaggio e l’Assistente al Doppiaggio usano per avvertire il doppiatore che una determinata battuta inizia già al primo fotogramma di un cambio inquadratura e che l’attacco, così repentino e imprevedibile, lo potrebbe trarre in inganno.

Colonna Originale
Per colonna originale si intende la parte sonora del film nella lingua originale, punto di riferimento di ogni fase del doppiaggio.

Colonna Guida
E’ un sinonimo di Colonna Originale, quella che il doppiatore sente in cuffia quando è al leggio. Se sentirete qualcuno che la chiama “base” potete essere sicuri che quella persona non è dell’ambiente e che ha frequentato le sale di registrazione in ambito discografico. La base musicale, infatti, è la registrazione orchestrale di una canzone senza la parte cantata.

Colonna Separata (vedi esempio a fondo pagina)
La registrazione di anelli da parte di un solo doppiatore che incide i suoi interventi in sequenze in cui compaiono anche altri personaggi. La colonna separata si usa principalmente quando il doppiatore non è disponibile, per vari motivi, a rispondere alle convocazioni previste dal piano di lavorazione. E’ una sorta di registrazione solitaria per farvi capire meglio il concetto.

Oggi, con l’aiuto delle apparecchiature tecniche di cui disponiamo, che ci permettono di sentire anche le registrazioni degli altri doppiatori, l’uso della colonna separata è frequente, per comodità, nel doppiaggio di soap opera e telefilm. La possibilità di sentire le registrazioni precedenti, aiuta il direttore del doppiaggio a intonare tutti i doppiatori, come se avessero inciso gli anelli insieme, nello stesso momento.

In certi casi la colonna separata è d’obbligo quando ci sono dialoghi che vanno trattati in post produzione in modo differente. Ad esempio nelle telefonate, una delle voci, in fuori campo va effettata, con il classico “effetto telefono”. In questo caso il regista ci vuole fare ascoltare il dialogo completo e lo fa dandoci la sensazione di essere il personaggio in campo che sta udendo la voce del suo interlocutore dalla cornetta. Potremmo definirla una soggettiva sonora.

Un altro caso è quello di un dialogo che avviene in esterno se i due personaggi che parlano sono a distanza diversa dalla cinepresa. Poiché gli allontanamenti o gli avvicinamenti, come abbiamo detto, vengono fatti dal fonico in post produzione, per sicurezza e per evitare il rischio di accavallamenti, le registrazioni vengono eseguite su due piste separate. Questi sono soltanto esempi, i casi in cui è necessaria la colonna separata sono infiniti.

Effetto Porta 
Nelle scene in cui uno o più personaggi recitano in fuori campo al di là di un ostacolo, nella maggior parte dei casi una porta o un muro, l’assistente al doppiaggio pone davanti al microfono uno schermo, la scatola di una bobina di nastro magnetico o il contenitore di una videocassetta. La voce non colpisce direttamente la membrana del microfono, ma arriva da dietro e crea un effetto assolutamente reale. Gli effetti porta vengono registrati in colonna separata al momento della ripresa sonora, perché, come i campi, sono difficilmente realizzabili in post produzione.

Fare Campo
Fare campo significa allontanarsi dal  microfono. Nelle scene in interno, il doppiatore deve mantenere una distanza dal microfono che rispecchi la distanza che ha il suo personaggio dalla cinepresa.

Se il personaggio è in campo lungo, il doppiatore si dovrà allontanare dal microfono, per “fare suonare la stanza” cioè per ricreare le stesse condizioni di sonorità. Anche un avvicinamento o un allontanamento del personaggio dalla cinepresa, prevedono un analogo spostamento del doppiatore rispetto al microfono.

Questi sono effetti che è difficile riprodurre in post produzione e nella maggior parte dei casi risulterebbero falsi. Meglio quindi registrare i campi al momento dell’incisione dei vari anelli.

E’ importante sottolineare che questa tecnica di registrazione viene utilizzata soltanto per le scene in interno. In esterno, invece, i doppiatori dovranno stare in primo piano rispetto al microfono e i campi verranno fatti in post-produzione dal fonico, che creerà gli allontanamenti abbassando il livello del segnale.

Finale
La parte finale di una battuta.

Fuori Ritmo
Si dice di una battuta doppiata con attacco e finale giusti, ma con un ritmo interno non in perfetto sincrono. In questo caso il doppiatore rifà la registrazione adeguandosi di più al ritmo di recitazione del suo personaggio. Questo succede quando nel corso della battuta ci sono esitazioni o appoggiature impercettibili, che non sono vere cesure e non si possono definire in alcun modo. Ci troviamo nella sfera dell’interpretazione, come abbiamo detto nell’introduzione generale, difficile da descrivere, più facile da percepire.

Fuori Sinc
Si dice di una battuta doppiata che risulta corta, lunga, fuori ritmo o comunque impossibile da sincronizzare anche il post produzione.

Magnetico
Il nastro magnetico perforato (16 o 35 mm) inseribile nella moviola contenente la colonna guida o la colonna sonora o la colonna effetti o le registrazioni degli anelli da sincronizzare. 

Ottico
La copia in pellicola (16 o 35 mm) di un film, priva di traccia sonora.

Over Sound (vedi esempio a fondo pagina)
E’ un termine tutto italiano (anche se con patole inglesi) per definire la sovrapposizione del doppiaggio a un discorso che rimane in sottofondo in lingua originale. La traduzione fatta dal doppiatore sarà più corta, in modo da far sentire le parti iniziale e finale della testimonianza in lingua originale in primo piano. Questa tecnica è molto usata nei programmi televisivi o nelle testimonianze di personaggi che compaiono in documentari alternati alla voce fuori campo del narratore. In realtà il termine inglese corretto sarebbe Voice Over.

Simil Sinc
E' il termine in uso per il doppiaggio dei reality show. In pratica è un doppiaggio in labiale sulla colonna originale che rimarrà udibile in sottofondo.

Sinc
Sincrono o Sincronismo.

Voce-Volto
Si definisce così il perfetto abbinamento della voce del doppiatore al volto dell’attore sullo schermo. Spesso accade che questa combinazione, considerata ideale, sia molto diversa dalla realtà, cioè che l’attore doppiato abbia caratteristiche vocali molto diverse dal suo doppiatore o che il doppiatore sia fisicamente molto diverso dall'attore doppiato.

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